POESIE

Un "canto d'amore" profondamente palpitante , di una purezza e spiritualità incontaminata, come soltanto può essere quello per la propria madre .....
CANTO D'AMORE
Restiamo
candele
accese
confuse nel fumo
di candele
spente.
Siamo
candele
nel vento.
Erika, protagonista assoluta della raccolta, in un lungo e sofferto monologo, parla, attraverso la penna dell'autore, delle sue più intime emozioni... dei suoi ricordi che pesano come macigni, schegge di una memoria che lacera il cuore...
Rondine ferita
A passi lenti
misuro il cortile
tra quattro sentinelle
alte di pietra.
A terra c'è una rondine ferita
dimenticata
come il mio destino.
Me la stringo al cuore,
sento l'eco di un amore lontano.
Un rigagnolo di sangue ancora caldo
mi macchia la gonna
mi taglia la mente
come lama aguzza di un ricordo.
Torna nella sera la voce di mia madre
mi assorda nel sangue
che scorre impetuoso
di vena in vena.
Corro a lavarmi,
ho voglia di vedermi com'ero.
Le lacrime di un bambino
sullo specchio
mi sporcano il viso.
Ti stringo più forte al cuore,
mia compagna di cella
per un giorno.
Non abbiamo più ali
tu per volare
io per dimenticare.
... per la prima volta un poeta traduce in versi, squisiti e musicalissimi endecasillabi sciolti, un ricettario completo al servizio della dea Bellezza...
LE ARTI DELLA BELLEZZA
Invito quotidiano a mantenersi belle
Già nel cielo gli uccelli intreccian voli,
rumori e voci portan via i tuoi sogni.
Dal dolce sonno sciolta gli occhi schiudi
e ai doveri del dì pronta t'accingi.
Alunna cara, i miei precetti in versi
serba fedele e le mie tracce segui
ché di Venere il cocchio la via m'apre.
Tu che i fior dell'età cogli odorosi,
tu, ragazzina ancora, e tu, signora,
al cantor di beltà gioiosa accorri...
***
La grazia t'accompagni nel lavoro,
sempre il sorriso ti dia luce al volto.
Pure al volante serba un tuo decoro,
al semaforo rosso sii paziente,
prendi quest'occasion per farti bella:
nessuno t'è fedel più dello specchio.
Assisa o in piè conserva tua misura;
giammai donna leggiadra fu derisa.
Sia la semplicità tua veste e vanto,
nell'atteggiare il corpo la dimostri
ed è tesor maggior che la bellezza.

Premio Nazionale di Poesia Contemporanea
"A. Aleardi" 1983
FIORI DI LOTO
CANZONI DI GEISHE
Duecento tanka alla maniera giapponese
L'Orsa Maggiore
avanza col suo carro.
Sirio sfavilla
più del tuo braccialetto.
Tutta per noi è la notte.
***
C'è una fontana
dove attingiamo l'acqua
con grandi brocche.
che si vuotano in fretta.
"Illusione" si chiama.
***
Giardini d'iris
avvolti dalla pioggia
mi ricordate
il volto di una donna
nascosto dalle lacrime.
... la poesia è fatta di interrogazioni rivolte alla natura e al tempo, e non esclude l'esigenza di un tu ...
Attesa
S'addormenta placidamente
la sera
tra le braccia stanche
del cielo.
Sull'anima
cade rugiada di stelle.

DONNA A PENNA
Galleria di ritratti femminili
nelle pagine di tutti i tempi
Con la sua giovinezza m'ha rapito.
E come cera al fuoco qui mi struggo.
Nera di carnagione ella è, Didìme:
Che importa? Son neri anche i carboni,
ma accesi, sono calici di rose.
(Asclepiade, Grecia, fine IV/inizi III sec. a.C.)
La ragazza si sciolse le trecce
e il mondo avvolse
nelle nere chiome.
(Yusuf, Turchia, XI sec.)
Per dovunque ella cammina,
porta appresso a lei il mattino.
(Juan Meléndez Valdés, Spagna, XVIII sec.)
Ella aveva le più belle spalle, le più belle braccia, il più bel collo che io abbia mai visto, rotondi, pieni, eleganti nel disegno, languidi nelle movenze.
(Alberto Moravia)
Per caso
Navigavamo
su una zattera
verso l'isola della felicità.
Ma il vento del destino
ci fece approdare
tra gli scogli del dolore.